Demenza a corpi di Lewy

Demenza a corpi di Lewy

La demenza a corpi di Lewy (LBD) deve il suo nome al neurologo Friedrich H. Lewy, che nel 1912 scoprì depositi proteici nella corteccia e nel tronco cerebrale di pazienti deceduti affetti dal morbo di Parkinson. Queste agglutinazioni, definite in seguito corpi di Lewy, impediscono lo scambio dei neurotrasmettitori danneggiando così le cellule nervose. Non è ancora chiaro come e perché insorga. Non si conoscono neppure fattori di rischio evidenti. La LBD è una delle forme di demenza più frequenti, anche se è decisamente più rara dell’Alzheimer. Il 10-15% circa dei malati sono affetti da questa forma di demenza, talvolta associata all’Alzheimer. Gli uomini ne sono più colpiti delle donne.

La malattia comporta una perdita progressiva delle capacità cognitivee spesso disturbi motori.Attualmente è considerata incurabile. I primi sintomi si manifestano solitamente dopo i 60 anni. La caratteristica principale della LBD è la demenza. Nella vita quotidiana la LBD si manifesta con il declino delle facoltà cognitive. All’inizio la memoria è ancora ben conservata. I primi sintomi della LBD si manifestano solitamente dopo i 60 anni, inizialmente con cambiamenti nel modo di pensare e ragionareconfusione, l’attenzioneè estremamente fluttuante, varia significativamente sia nell’arco della giornata che da un giorno all’altro. Diversamente dalla malattia di Alzheimer all’inizio la memoria è ancora ben conservata, successivamente viene compromessa ma con deficit meno evidente. Col progredire della malattia vengono coinvolte le capacità di programmazione, l’organizzazione, l’adattabilità, la motivazione. Possono essere presenti disturbi motori, tipici del Parkinson, come ad esempio una postura ingobbita, problemi di equilibrio e rigidità muscolare. Spesso si osservano anche altre caratteristiche quali allucinazioni, disturbi del sonno REM (rapide yes movement) con sogni vividi, disturbi neurovegetativie sintomi psichici.

I Corpi di Lewy non sono esclusivi di questa condizione patologica ma si trovano anche in altre demenze, come la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson, come dimostrato anche dalla sovrapposizione di alcuni sintomi. La diagnosi di LDB è una diagnosi “clinica”, ovvero è un giudizio dello specialista sui segni e sintomi esperiti dal paziente. L’unico modo per diagnosticare definitivamente la DLB è attraverso una autopsia post-mortem. Attualmente non ci sono trattamenti che possono rallentarne o arrestarne il decorso, ma solo trattamenti sintomatici per cercare di migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.

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Bibliografia

  1. http://www.centroalzheimer.org/area-familiari/altre-demenze/
  2. www.alz.ch
  3. Frisoni, G. B. et al.Imaging markers for Alzheimer disease: Which vs how. Neurology 81,487–500 (2013).