Anziani e terapie: le soluzioni per l’assistenza continua

Terapie per gli anziani, Case di Cura, Gruppo Votto Alessi

L’IMPORTANZA DELLA TERAPIA PER GLI ANZIANI

 

Le terapie per gli anziani non sono soltanto quelle mediche, ma un insieme di diverse terapie da quelle mediche in senso stretto a quelle per l’alimentazione, la memoria, la socialità. Ma tutto ciò richiede una cura costante e una professionalità comprovata.

UN CASO ESEMPLARE: IL PROBLEMA DELLA DEAMBULAZIONE NEGLI ANZIANI

In tutti gli individui, la capacità di spostamento è fondamentale per mantenere l’autonomia. In particolare, le manovre di trasferimento dell’anziano possono costituire un problema che spesso assume importanza clinica, per il personale di assistenza (medico, infermiere, terapista) e per l’anziano stesso. La deambulazione, intesa come capacità funzionale, viene acquisita e sviluppata dall’individuo nei primi anni di vita: assume gradualmente caratteristiche automatico/riflesse, che migliorano e ottimizzano la capacità di spostamento nello spazio.

Con il passare degli anni, avvengono lente modificazioni a livello di controllo ed esecuzione del movimento, per cui il massimo delle prestazioni motorie si esprime intorno ai venti/trent’anni. A livello funzionale, l’esperienza può supplire per molto tempo all’inevitabile decadimento. Dopo i 65/70 anni, il cammino può assumere “fisiologicamente” delle caratteristiche di alterata o ridotta funzionalità, divenendo responsabile di circa il 50% delle cadute. Circa un terzo degli anziani è a rischio di cadute; dopo gli 80 anni, un anziano su due è a rischio.

La velocità di marcia rimane stabile fin verso i 70 anni, poi si riduce progressivamente, di un valore pari al 15% ogni decennio per la marcia normale e di circa il 20% ogni decennio per la marcia massimale. 

UN ESEMPIO PRATICO: LE TERAPIE RIABILITATORIE

Passiamo ora alle soluzioni per il generale peggioramento delle funzionalità motorie, tenuto conto che a questo si aggiungono anche traumi e patologie a cui gli anziani sono maggiormente soggetti ed in alcuni casi anche un graduale deterioramento cognitivo: per tutte queste eventualità è fondamentale operare rapidamente con un’attività riabilitativa mirata, che consenta un pieno (o parziale) recupero funzionale motorio.

La riabilitazione nella terza età deve mirare alla riorganizzazione della vita del paziente anziano colpito da disabilità, in modo che possa compiere il maggior numero di esperienze positive, cioè gratificanti, pur avendo subìto delle limitazioni motorie e cognitive. Per raggiungere questo obiettivo si deve intervenire sui bisogni della persona, sul contesto sociale, sull’ambiente fisico e sulla (o sulle) disabilità.

Occorre quindi individuare i bisogni primari dell’anziano e il modo di soddisfarli; motivarlo e farlo così partecipare attivamente alle attività che gli vengono proposte per ottenere il recupero; fare accettare dalle persone che vivono a contatto con lui la sua debolezza e problematica, in modo che soddisfino i suoi bisogni secondari legati al rapporto con gli altri (bisogno di accettazione, di affetto, ecc.); intervenire sull’ambiente in cui l’anziano vive abitualmente (la casa, soprattutto) per eliminare quelle barriere che possono rendere difficili i suoi spostamenti o i movimenti in genere.

Gli obiettivi della terapia riabilitativa e strumentale sono molteplici: risoluzione dello stato infiammatorio, riduzione/scomparsa del dolore, miglioramento della funzione muscolo-scheletrica e della qualità di vita (comprese le condizioni psicologiche e la fiducia del paziente), incremento della disponibilità del paziente al trattamento riabilitativo, prevenzione della sindrome da ipo-mobilità o immobilizzazione nell’anziano, ripresa delle attività funzionali che ci si è prospettati, ridurre, parzialmente o totalmente, il “deficit” che rende disabile una persona, attraverso l’utilizzo di funzioni rimaste integre, in modo da permetterle di “vivere” al massimo delle sue capacità.

LE CURE PALLIATIVE DA NON SOTTOVALUTARE

Nel 2050 le persone che avranno più di 80 anni si quadruplicheranno e gli Anziani sono persone di grande valore, che portano un enorme contributo alla società in cui vivono. Ma gli anziani sono sempre più fragili, soffrono di numerose patologie ed hanno difficoltà e criticità nell’accesso ai servizi sanitari. Le persone anziane hanno il sacrosanto diritto ad avere accesso a cure palliative adeguate, ovvero terapie che creano in un ammalato un sollievo dalla sofferenza derivante dal dolore causato da certe malattie fisiche e psicologiche più o meno complesse.

IL VALORE DELL’AMBIENTE DOVE SI SVOLGE LA TERAPIA

Una casa di cura per anziani deve essere un ambiente che susciti un sentimento di fiducia e di sicurezza nei pazienti. L’organizzazione degli spazi deve essere finalizzata a far sentire gli ospiti accolti anche nell’affrontare le esperienze più dolorose della vita, come la malattia. Ogni elemento, dagli arredi alla geometria degli spazi al modo in cui li si esperisce, deve essere finalizzato alla riduzione dei rischi, alla facilitazione sensoriale, di interazione e di orientamento nei luoghi.

Ad esempio il malato di Alzheimer, colpito da un indebolimento della memoria e della consapevolezza di sé, ha un rapporto difficoltoso con l’ambiente in cui vive: non riconosce più i luoghi, la città, il quartiere e la casa dove ha abitato per anni. Dimentica come si usano gli oggetti. Per questo le terapie devono agevolare il soggetto nell’orientamento e nella anamnesi e devono essere strutturate in modo da agevolare le persone con un deficit cognitivo.

L’ambiente terapeutico non è solo uno spazio fisico. E’ dove si coltiva il rapporto tra ospiti e personale, i secondi in sostegno dei primi. L’ambiente terapeutico si distingue, dunque, per i vari momenti in cui viene vissuto, come le ore notturne nelle camere, i pasti nella sala da pranzo, lo svago nella sala tv. Inoltre esso ha determinati ritmi, ritualità e viene esperito in modo individuale con determinati ritmi, ritualità che si differenziano dal vissuto dei soggetti e, naturalmente, dai percorsi di cura.

LA QUALITA’ DEI NOSTRI SERVIZI TERAPEUTICI

Rispetto totale per la persona e ascolto dei singoli bisogni contraddistinguono la qualità dei servizi assistenziali per gli anziani ospiti del Gruppo Votto Alessi. Grazie a un team di Professionisti attenti, ogni servizio erogato dalle Residenze segue precise procedure, linee guida e istruzioni per curare anche gli aspetti più emotivi dei nostri ospiti.

Nelle case di riposo del Gruppo Votto Alessi inizia un nuovo capitolo della vita dei vostri cari, ricco di scoperte, di serenità, di esperienze che magari non si è mai avuto il tempo di fare.

I servizi offerti nelle nostre strutture hanno come obiettivo la cura della persona anziana e non solo, e dei loro bisogni con interventi integrati di tipo socio-assistenziale, sanitario e riabilitativo.

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